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venerdì 20 gennaio 2012

Mac o Pc? Per tutti coloro che desiderano passare a Mac. Piccola guida informativa







Salve a tutti,
oggi vorrei dedicare un poco di tempo a redigere una informativa mirata a tutti coloro che sono interessati a passare ad un Mac.

Per prima cosa occorre sapere che un Mac non è un PC nel senso classico del termine.
Definiamolo pertanto un Computer.
Chi volesse acquistare o interessarsi a Mac deve sapere alcune cose fondamentali.

Se volete giocare, questa macchina NON fa per voi.
Se volete una macchina stabile e qualitativamente professionale allora un Mac fa al caso vostro.

Nonostante vi siano videogame per Mac, sappiate che il range di produzione è assai limitato.
Non aspettatevi di trovare gli ultimi titoli usciti su Pc.
Tutto questo deriva da una scelta Apple.
Le potenzialità grafiche sono enormi ed utilizzarle in campo videogame equivale a sprecarle.
I giochi esistenti sono sovente in inglese ma paragonandoli ad un pc anche in questo caso avrete il massimo.
Esempio: Quake 4 su Windows gira su “grosse” macchine (anche se un po datate).
Lo stesso Quake 4 gira su macchine Macintosh ancor più datate e con una fluidità grafica impressionante.

Detto questo, la grafica a cui mira Apple è di stampo professionale editing video, grafica 3D ecc..
In questo settore i calcoli che il processore compie sono assai più elaborati e pesanti.
In un videogioco la grafica viene gestita solitamente in virgola mobile, e nonostante le immagini spettacolari sono di gran lunga di qualità inferiore ad un 3D vero e professionale.

La potenza grafica di Mac la potete vedere in questo modo, se vogliamo far un esempio concreto.

Aprite un media player qualsiasi su pc.
Mandatelo in riproduzione e trascinate la finestra continuativamente sul desktop.
Noterete che il video in fase di riproduzione si ferma per poi riprendere al momento del rilascio della finestra stessa.
Facciamo l’ipotesi di aprire 30 video (formato avi). Noterete che il sistema inizia ad andare in crisi e non riproduce in maniera continuativa tutti i video.
Questo su Mac NON accade.

Volete utilizzare Quick Time?
Ok.
Volete utilizzare VLC Media Player.
Ok.

Non vi sono differenze.

Aprite contemporaneamente 20 video (avi formato più comune a livello di codec, magari in AC3).

Ogni filmato parte senza problemi.
Trascinate tutte le finestre che potete e si noterà una riproduzione CONTINUA degli stessi senza mai interrompersi in fase di trascinamento.
Aprite anche vari applicativi (esempio Word, Excel, ecc…) NON si piega!
Tutto viene gestito simultaneamente e senza stop.
Dicesi ottimo multitasking.

Occorre anche sapere che queste prove le feci personalmente su in iMac G5 1.8 Ghz Power Mac di 4 anni fa buoni. 1 Giga di Ram!!!
Al 32 filmato si alzavano solo le ventole!

Mi pare abbastanza esplicativo come esempio che ne dite?  :-)

E’ necessario precisare una cosa ulteriore.
I modelli più recenti sono I5 ed I7 Mac Intel ma non facciamoci trarre in inganno.

Certamente sono più performanti, ma non con differenze eclatanti.
Perché tutto questo?
Per il fatto che la generazione di processori è sempre quella con tecnologia G5.
Il vero salto qualitativo per cui vale la pena cambiar modello è quando si passa alla generazione successiva.

Dopo la scomparsa di Steve Jobs non so se si arriverà al G6.

So che i veri passaggi generazionali furono dal G3 al G4, dal G4 al G5 per non andare troppo indietro.
Da Power Mac a Mac Intel (che onestamente non ho gradito più di tanto).
Un G4 Mac Power venne sorpassato dal G5 Xeon.
Solo allora sia professionisti che amanti del prodotto passarono a quest’ultimo.
Voglio includere anche me stesso.
Un quad core G5 Intel Xeon 8 Gb di RAM espandibili sino a 32/64 è stato utilizzato da Pixar per la produzione di animazioni cinematografiche.
Per quanto mi riguarda lo utilizzo per editing video ed audio, ma sono consapevole del fatto di utilizzare circa ¼ del suo reale potenziale.

Tornando un poco con i piedi a terra.
Ovviamente i prezzi sono elevati.
E voglio sottolineare che chiunque può utilizzare un Mac anche a livello amatoriale data la versatilità del sistema.
In breve, oltre a farne una eventuale macchina da lavoro la potete impiegare anche per svago.
Non so quanto lo si possa utilizzare e non voglio fare i conti in tasca a nessuno.
Ma sappiate che un iMac 20.5 pollici, prezzi attuali, parte da circa 1000 euro.
I portatili, MacBook Pro un poco di più.
Su di un portatile si possono oltrepassare i 2000 euro in un battibaleno.

Una macchina meravigliosa è l’Air Mac.
Si chiama Air data la leggerezza del prodotto.
Il costo è più o meno sui 950.
Un vero gioiello.
Non ha lettore DVD.
Hdd solido e Memoria Flash.
Velocissimo.
Un lettore DVD può essere interfacciato mediante blue tooh o wi-fi su di un altro Mac.
In sintesi si chiede al Mac: “Ciao carissimo sono l’Air Mac, potrei utilizzare il tuo lettore? Certo accomodati su senza fili e fai ciò che vuoi”. :-)

Chi è intenzionato a passare a Mac tenga anche presente:
Qui NON si utilizza Antivirus…..(motivi ovvi…)
Non si incorono in problematiche di crash ecc.
Se va in crash, quelle rarissime volte, scende una tendina traslucida multilingua che dice : Sistema Ko. Spegni e riaccendi” Lo fate e fine del problema.
Ovviamente salvo problematiche hardware.
Anche queste rarissime.

Volete disinstallare un programma?
Prendete il medesimo, trascinatelo nel cestino, svuotatelo e fine della disinstallazione.
Su Mac ciò che non esiste è considerato disinstallato.
Ovviamente si può fare svuota “cestino in modalità sicura”, ma non è necessario.
Vi sono file che restano solitamente i pkg ma in questa sede non li tratterò.

Le funzionalità che è sempre opportuno imparare ad utilizzare sono: Exposè, Spaces, Ripristino permessi (utility disco), ed ovviamente le abbreviazioni da tastiera e combo tra questa e mouse.
Anche queste saranno oggetto di discussione in altra sede.

In caso non vi troviate bene con il mouse Apple potete tranquillamente collegarne uno da pc ed utilizzare il tasto destro.
Idem per il Touchpad.

Un neo Mac User, potrebbe iniziare con un MacBook 13/15 pollici (in caso di interessamento al portatile) oppure un iMac 20.5 pollici.

Se desiderate, poi utilizzarlo a scopo editing/produzione audio tutto è molto ben realizzato anche per i non professionisti/musicisti.

Mmhhhh…..che sto dimenticando…..?

Ah si.
Non è affatto vero che su Mac vi sia minor quantità di programmi rispetto a Windows!!
Semplicemente il più delle volte (Office a parte) si chiamano diversamente.
Il Nero si chiama Toast Titanium ad esempio e lo supera di gran lunga.
Tutto si interfaccia, foto, video, audio tra iTunes, iPhoto, iDvd ecc…….avete sempre tutto a portata di mano.
Volete poi cercare un programma o documento e non vi ricordate dove sia?
Spotlight!
Altra applicazione da utilizzare.
Digitate ciò che vi interessa e troverete tutto con estrema rapidità e semplicità.

Se siete tra coloro che sono alla ricerca sempre del’ultimo modello un Mac lasciatelo dove sta!
Certo i nuovi son bellissimi ecc….ma acquistato uno è una macchina che vi dura tranquillamente 10 anni ed oltre!
Personalmente ho visto girare Leopard su un vecchio “Lampadone” G4!!
Parliamo di cpu in Mhz e ram in Mega!
Tutto perfetto e veloce.

Provate a far girare Windows 7 o peggio Vista su di un Pc del 1999/2001 e senza toccarlo a livello hardware!..Può bastare come esempio? 

Infine un breve marketing.
I prezzi come detto sono elevati, ma fatta la spesa avete, come dicevo sopra, una macchina praticamente “eterna”.
Gli aggiornamenti software vengono rilevati (ovviamente) in automatico.
Anche durante l’installazione dei più pesanti magari chiede il riavvio una volta sola.

Durante il periodo di garanzia, Apple NON ripara. SOSTITUISCE!
Qualunque danno.
Chiamate il numero verde, vorranno il seriale di macchina, vi mandano gratuitamente il corriere a casa, vogliono solo il computer senza altro.
Lo portano indietro e ve ne riportano uno nuovo in tempi molto rapidi.

L’ottica del marketing Apple non è che mi piaccia più di tanto,…anzi.
Soprattutto dopo la scomparsa di Jobs.
Sappiamo i casi sollevati anche da Samsung….accusando Apple di concorrenza sleale…..

Un Mac user vero non si fa abbindolare facilmente dal marketing del made in Cupertino.
Ne prende atto ed agisce con la sua testa.

Lo spirito del “Stay Hungry, Stay Foolish” è anche questo.

Ultima cosa:
Tempi di accensione e spegnimento.
Facciamo su 10.6 o 10.7 (Snow Leopard e Lion)
Premiamo il pulsante di accensione.
Tempo circa 30 sec max 60 (la potenza della macchina NON è rilevante più di tanto)
Si apre il desktop che su Mac si chiama Scrivania e tutto è già pronto ed utilizzabile!
Spegnimento:
Premiamo il tasto alimentazione (sui MacBook) oppure Mela Spegni Sistema.
In entrambi i casi i tempi di spegnimento non superano i 4 secondi!!!!!
Il Lion attualmente è leggermente più lento (migliorerà con gli sviluppi) si parla di qualche secondo di differenza. :-)

Per ora mi sembra di aver scritto tutto…forse anche troppo.
Se mi verrà in mente altro lo pubblicherò in questa sede stessa.

Seguiranno altre guide più specifiche su programmi, applicativi, specifiche di sistema e tecniche. 

Un saluto a tutti.
Fabio.






giovedì 19 gennaio 2012

AGENZIE DI RATING: BENE L'INCHIESTA DI TRANI. LA GdF NELLA SEDE ITALIANA FDI S&P. L'EUROPA SI DOTI DI UN'AGENZIA PUBBLICA AFFIDABILE



Adusbef
Comunicato Stampa 19/1/2012 AGENZIE DI RATING: BENE L'INCHIESTA DI TRANI. SEMPRE PIU' EVIDENTE LA NECESSITA' CHE L'EUROPA SI DOTI DI UN'AGENZIA PUBBLICA, IN GRADO DI EMETTERE VALUTAZIONI ATTENDIBILI.

La Procura di Trani “colpisce” ancora, e per fortuna! Si apprende che la Magistratura di Trani ha iscritto 3 analisti con funzioni apicali di S&P, 1 di Moody’s ed altri 3 responsabili legali per l’Italia delle predette agenzie nel registro degli indagati per aver manipolato il mercato con “giudizi falsi in parte, infondati o comunque imprudenti”, nonché di abuso di informazioni privilegiate per aver “elaborato e diffuso nei mesi di maggio, giugno e luglio 2011 - a mercati aperti - notizie non corrette, comunque esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema economico, finanziario e bancario dell’Italia”. Questa mattina, a seguito dell’inchiesta anche la Guardia di Finanza si è recata presso l’agenzia milanese dell’agenzia di rating S&P. Federconsumatori ed Adusbef avevano già diffidato le società Moody's e Standard & Poor's dall’emettere valutazioni nei confronti dell’Italia, in quanto era emerso che questo non avevano alcuna licenza per svolgere questo delicatissimo ruolo, non avendo superato l'esame di iscrizione richiesto dall'Esma. -“Rimaniamo ora in trepidante attesa degli esiti di questa coraggiosa inchiesta e rinnoviamo la nostra disponibilità alla collaborazione con le Autorità Giudiziarie al fine di far accertare tutte le gravissime responsabilità del caso, per procedere poi con azioni risarcitorie nei confronti di tutti coloro che sono stati danneggiati dall’inaccettabile comportamento delle agenzie di rating indagate.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Per evitare che un fatto di simile gravità si possa ripetere, lanciano l’ennesimo appello affinché anche l’Europa si doti di un’agenzia pubblica abilitata e con tutte le carte in regola per emettere valutazioni precise ed attendibili. È urgente, in tal senso, che l’Europa approvi una risoluzione per escludere che entità private, che nel loro azionariato hanno le varie Black Rock, possano valutare Stati e Nazioni, sanzionando penalmente report ad orologeria emessi con l’unico scopo di destabilizzare i mercati e trarne profitto.


Si Ringraziano Adusbef e Federconsumatori.

mercoledì 18 gennaio 2012

La storia Apple Macintosh




Pc-Zone Storia Apple Macintosh
Macintosh, anche abbreviato Mac, è una popolare famiglia di computer di Apple, Inc. commercializzata a partire dal 1984 e facente uso del sistema operativo Mac OS.

Il Mac originale (Macintosh, successivamente chiamato Macintosh 128K) è stato il primo computer con interfaccia grafica e mouse di serie a conquistare un vasto pubblico di utenti e a entrare prepotentemente nel mercato
Con questo grande successo Apple riscattò l'iniziale tiepida accoglienza riservata all'Apple Lisa, il suo predecessore, e dimostrò che l'idea del concetto di scrivania virtuale, che si basava su di una interfaccia WIMP (Windows, Icons, Mouse, Pointer) era vincente.

Con questa mossa, Apple riuscì a dimostrare che il paradigma WIMP veniva apprezzato a livello mondiale anche da neofiti o da professionisti che non fossero addetti del settore dell'informatica, che un'interfaccia grafica faceva presa e attirava la curiosità di grandi masse, e che, infine, la semplicità e intuitività del concetto di mouse associato a una GUI desktop (appunto "scrivania" in inglese) apriva finalmente l'informatica domestica, hobbystica e professionale a un pubblico che, fino a quel momento, era stato timido e restio ad avvicinarsi a quel "misterioso" oggetto (così allora veniva considerato) che è il personal computer, visto come strumento di élite e non di uso comune.

Il Macintosh, detto comunemente Mac (la Apple non ha mai ufficialmente cambiato il nome della linea di prodotti, ma piuttosto sembra accettare entrambe le versioni), deve il suo nome a una popolare varietà di mela (apple in inglese), la McIntosh. La scelta del nome è attribuita a Jef Raskin, l'esperto di interfacce di computer che ne sviluppò il progetto.

Nel 1979 Jef Raskin chiede a Mike Markkula di poter dirigere un piccolo progetto segreto di nome "Annie" che viene ribattezzato da Raskin Macintosh. Raskin voleva realizzare un computer da 1000 dollari con uno schermo e una tastiera integrati, facile da usare. Quando nel 1980 Jobs perde la direzione del progetto Lisa inizia a concentrarsi sul progetto Macintosh di Raskin. Jobs questa volta la spunta, riesce a prendere il controllo del progetto e a far allontanare Raskin dalla Apple. Jobs cerca subito di dare una svolta al progetto trasformandolo in un computer, sempre accessibile, ma anche di "folle bellezza". Il progetto, come il Lisa, si orienta così verso un computer con una GUI o interfaccia grafica, e l'utilizzo del mouse. La differenza tra il Macintosh e gli altri computer a GUI lo Xerox Alto, lo Xerox Star e il Lisa sta nel portare l'interfaccia grafica grezza della Xerox e del Lisa, al sistema desktop con icone che oggi tutti conosciamo. Infatti il team Mac introduce delle novità importantissime, come le icone (disegnate da Susan Kare), la possibilità di avere finestre sovrapposte su più livelli, programmi di disegno e video scrittura che oggi tutti conosciamo. Inoltre viene data tantissima importanza per la prima volta, ai font, sia visualizzati a schermo sia stampati. Nel Mac fanno anche il debutto per la prima volta programmi come Word ed Excel, sviluppati dalla Microsoft appositamente per la Apple (Steve Jobs, Walter Isaacson, Mondadori, 2011; cap. X; pagg. 124-131).

Il Macintosh costituì l'evoluzione dei precedenti modelli di computer quali Apple II (1977) e soprattutto Apple Lisa (1983, primo computer costruito da Apple a disporre di una GUI e di un mouse, rivolto a un'utenza professionale, ma di successo limitato a causa dell'alto costo). Fu il primo computer di grande successo commerciale ad avere un mouse e un'interfaccia grafica, che per l'epoca erano novità rivoluzionarie. Prima di tale computer solo altre due piattaforme avevano offerto di serie il mouse e una GUI: il Lisa della Apple, del 1983, ma soprattutto lo Xerox Star, presentato nel 1981, un computer veramente all'avanguardia per i suoi tempi e oggi dimenticato dai più.

ll Macintosh 128 fu presentato con uno spettacolare spot televisivo durante la pausa pubblicitaria del XVIII Super Bowl il 22 gennaio del 1984. Il famoso spot fu diretto da Ridley Scott e aveva come protagonista un'atleta femminile che gettava un martello contro l'immagine TV a schermo gigante di un dittatore (il Grande Fratello, ispirandosi al tiranno del romanzo 1984 di Orwell, ma alludendo anche all'azienda dominante a quel tempo, IBM). Il primo modello di Mac fu messo in vendita due giorni dopo, al prezzo di 2.495 dollari.

Il Macintosh ottenne appena dopo il lancio molto successo, però alla fine del 1984 le vendite si ridussero a meno di 10.000 unità mensili a causa dei limiti hardware. L'assenza di una ventola faceva surriscaldare in modo anomalo il computer, tanto da conquistare il soprannome di "tostapane beige" . Mentre la scarsa memoria, l'assenza di un hard disk interno e la presenza di una sola unità floppy lo rendevano terribilmente lento (Steve Jobs, Walter Isaacson, Mondadori, 2011; cap. XVII; pag. 206). La sua interfaccia grafica usava per la prima volta metafore facili da comprendere, quali il cestino, la scrivania, le finestre, gli appunti ecc. aprendo l'uso del computer anche a persone con limitate conoscenze tecnico-informatiche. Per questo motivo il Macintosh è divenuto una pietra miliare nello sviluppo dell'industria del computer.

Nel 1985, la combinazione del Mac con la sua GUI, di Aldus PageMaker e della nuova stampante laser di Apple diedero vita a una soluzione a basso costo per l'editoria e la grafica pubblicitaria, un'attività che sarebbe diventata famosa con il nome di Desktop Publishing (DTP). L'interesse per il Mac esplose, tanto che costituisce a tutt'oggi un diffuso standard presso le tipografie, gli studi di grafica e le aziende editoriali.

Nei primi anni novanta molti ritenevano che l'architettura RISC delle CPU avrebbe presto superato nettamente la velocità, pure crescente, delle CPU del vecchio tipo CISC (come la serie m68k del Mac e la serie x86 di Intel). Venne annunciata un'alleanza tra Apple Computer, IBM e Motorola allo scopo di sviluppare una nuova serie di CPU RISC, detta PowerPC.

Il software esistente per Mac, che era stato scritto per la serie 68000 (compresa molta parte del Mac OS), fu fatto girare sui nuovi modelli dotati di PowerPC grazie a un'emulazione software.

Nel 2001 il Macintosh fece un secondo fondamentale cambiamento, questa volta nel suo sistema operativo, passando dal vecchio Mac OS al nuovo Mac OS X il cui kernel è basato su Unix.

Durante il Keynote del WWDC 2005, Steve Jobs annunciò il passaggio dai processori PowerPC alle CPU Intel.

Con sei mesi di anticipo rispetto alle previsioni, il 10 gennaio 2006, durante il tradizionale Keynote del Macworld Expo, Steve Jobs presentò i nuovi iMac e il nuovo MacBook Pro con CPU Core Duo di Intel. Il giorno 7 agosto 2006, dopo soli 210 giorni e ben prima delle aspettative, la transizione ai processori Intel fu completata. Da quel giorno non sono più in commercio sistemi Macintosh con processori PowerPC.

«Get a Mac» («prendi un Mac») è stato lo slogan di una serie di pubblicità create dall'agenzia pubblicitaria TBWA per la Apple Inc.. La campagna è andata in onda dal 2006 al 2010.

Mandati in onda sulle reti televisive di Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, gli spot diventarono facilmente riconoscibili grazie al fatto che ognuno di questi seguì uno specifico standard: su uno sfondo bianco, un uomo vestito con abiti casual introduce se stesso come un Macintosh gestito da Mac OS X («Ciao, sono un Mac...»), mentre un goffo uomo vestito con un completo e una cravatta si presenta come un personal computer («... e io sono un PC.») - l'allusione è al sistema operativo concorrente Microsoft Windows.

Lo scopo era giocare sui difetti di Windows: i titoli degli spot furono, infatti, Virus, Spyware, Restart e altri (si ricorda, per inciso, che le leggi relative alla pubblicità comparativa negli Stati Uniti, sono molto differenti rispetto a quelle italiane).

Gli spot sono stati diffusi anche tramite internet.


Innovazioni introdotte o rese popolari dal Macintosh originale (o dai modelli successivi):

Una interfaccia utente grafica
le icone, il cestino, una scrivania ecc.
L'uso di un mouse (o altri dispositivi di puntamento) nei Personal Computer
I concetti di "punta", "clicca" e "trascina" per eseguire azioni con un dispositivo di puntamento
Editing di testi e grafica di tipo WYSIWYG ("what you see is what you get", ovvero "ciò che vedi è ciò che ottieni")
Nomi di file lunghi, con spazi bianchi e nessuna estensione del file (fino a 31 caratteri con il Mac OS, poi espansi a 255 con il Mac OS X)
Il floppy disk da 3.5" di serie
Sistema audio integrato nell'hardware (altoparlante compreso).
Un design esteticamente piacevole ed ergonomico (migliorato ulteriormente con i modelli successivi, in particolare con l'iMac nel 1998).
Lettore CD-ROM, e successivamente SuperDrive, di serie che segnarono la fine del floppy disk col modello iMac del 1998 e l'adozione dello standard USB su tutte le macchine.
Videocamera iSight integrata (modello iMac 2005)

Elenco dei modelli della serie Macintosh (in ordine alfabetico):

eMac
iBook
iMac
Macintosh 128K (l'originale)
Macintosh 512K
Macintosh XL
Macintosh II
Macintosh Plus
Macintosh LC (serie)
Macintosh SE
Macintosh SE/30
Macintosh IIx
Macintosh IIcx
Macintosh IIci
Macintosh IIfx
Macintosh IIvi
Macintosh IIvx
Macintosh Performa
Macintosh TV
Macintosh Quadra
Macintosh Centris
Macintosh Classic
Macintosh Color Classic
Macintosh Portable
Mac mini
MacBook
MacBook Air
MacBook Pro
Mac Pro
PowerBook
PowerBook Duo
PowerBook G3
PowerBook G4
Power Macintosh
Power Macintosh G3
Power Mac G4
Power Mac G4 Cube
Power Mac G5
Xserve




Fonte Wikipedia.

Wikipedia:Comunicato del 18 gennaio 2012


A seguito delle discussioni svoltesi nei giorni scorsi, esprimiamo solidarietà nei confronti della protesta in atto sulla versione inglese di Wikipedia contro le proposte di leggi note come Stop Online Piracy Act e PROTECT IP Act.
Condividiamo con i nostri colleghi di lingua inglese le preoccupazioni sul pericolo che l'approvazione di tali leggi da parte del Congresso degli Stati Uniti potrebbe comportare per la libertà del Web in generale, e per Wikipedia in particolare, e desideriamo unire la nostra voce al coro di chi chiede che il Web stesso possa rimanere libero da censure e limitazioni, e non essere influenzato da leggi, decise da pochi, che cerchino di arginare questa libertà.
In quanto utenti di un Progetto basato sulla Licenza CC BY-SA e, nel nostro piccolo, autori anche noi, siamo particolarmente sensibili ai temi del rispetto del diritto d'autore e della proprietà intellettuale, e riconosciamo che i titolari dei diritti sulle opere d'ingegno abbiano ragione nel chiedere che tali diritti vengano rispettati: Wikipedia non approva la pirateria informatica, né la giustifica in alcun modo sulle pagine dell'enciclopedia. Gran parte del lavoro degli utenti di Wikipedia consiste in effetti nell'identificare e rimuovere, con la massima prontezza e velocità, le violazioni di copyright altrui che vengano inserite nelle voci.
Tuttavia, chiediamo a nostra volta che la lotta alla pirateria venga condotta con strumenti equi e responsabili, che non impediscano il lavoro o la semplice esistenza di quelle realtà che, sul web, operano per produrre opere culturali che siano accessibili e condivisibili da tutti e verso tutti. Riteniamo, condividendo in questo le opinioni della Wikimedia Foundation, di Creative Commons, della Electronic Frontier Foundation e di molte altre associazioni del web libero e OpenSource, che le leggi SOPA e PIPA proposte negli Stati Uniti impongano limitazioni inaccettabili alla libertà di Internet, limitazioni che, nate con l'obiettivo di combattere la pirateria, di fatto renderebbero impossibili il nostro lavoro: la costruzione di un'enciclopedia a contenuto libero, che sia fonte di ricchezza culturale per chiunque.
Wikipedia si basa sul principio della neutralità: non è schierata politicamente e non ritiene di poter o dover interferire con le decisioni dei Governi democraticamente eletti dei vari Stati. Tuttavia, rivendica il proprio diritto ad autodifendersi, qualora si veda minacciata da leggi o provvedimenti che possano ledere i principi su cui è costituita o che possano metterne in dubbio la stessa esistenza.
Per questo motivo, come esplicitato dal riassunto conclusivo delle discussioni sulla Wikipedia in lingua inglese, e dal comunicato ufficiale di Wikimedia Foundation, abbiamo deciso di condividere la protesta della Wikipedia in inglese con il banner visibile in cima alle pagine dell'enciclopedia. Riteniamo che questo sia il modo migliore sia per esprimere la nostra solidarietà e vicinanza ai colleghi di lingua inglese, sia per manifestare a nostra volta il nostro dissenso e per far giungere la nostra voce, per quanto possibile, ai membri della Camera dei Rappresentanti e del Senato statunitensi chiamati ad esprimersi su queste leggi.
Gli utenti di Wikipedia in lingua italiana



Per saperne di più


Fonte Wikipedia.

Informazioni Utili: La storia Apple Macintosh

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martedì 17 gennaio 2012

Informazioni utili assistenza Pc-Zone




Salve,
Quest’oggi voglio mettere al corrente ed a disposizione di tutti questi ottimi blog/forum sui quali scrivo anche io.

Il blog si raggiunge mediante questo indirizzo: pc-zone.blogfree.net
E' molto ben realizzato e si basa sul forum: Pc-Zone

Ritengo sia davvero interessante ed utile per tutti coloro che hanno problematiche di vario tipo e genere pertinenti al mondo dei PC.
Come torno a ripetere, anche io faccio parte sia del forum che del blog, cercando di mettere a disposizione la mia esperienza tecnica e personale nel settore.

Un ringraziamento speciale agli Admin che mi hanno invitato e concesso di pubblicare anche sul mio blog.

E' da sottolineare che le problematiche trattate sono le più variegate.
Da piccoli inconvenienti software/hardware a tematiche assai più specializzate e per "addetti ai lavori".

Viene offerta un’ottima consulenza specializzata e gratuita accessibile a tutti.

E' infine mia intenzione aprire una sezione dedicata al mondo Mac, cercando di spiegarne le funzioni, risolvere le problematiche ecc ...

In sintesi, ritengo sia un ottimo connubio tra informazione e soluzione di tematiche tecniche.

Buona navigazione.

sabato 7 gennaio 2012

Windows pre-installato e class action contro Microsoft. Lo stop del Tribunale di Milano e la condanna di Aduc a pagare

Il Tribunale di Milano ha emesso ordinanza con cui non accetta la richiesta di class action che l'Aduc ha presentato contro Microsoft
per il sistema operativo Windows (OEM) pre-installato nella quasi totalita' dei computer che si acquistano.
La richiesta di class action era sta avanzata dopo che nel nostro ordinamento era stato introdotta questa possibilita' di ricorso collettivo, e dopo
alcune cause individuali su cui avevamo ottenendo successo negli anni precedenti.


Sapevamo che non era cosa facile usare questa procedura giudiziale (1), ed oggi ne abbiamo avuto conferma: i giudici non solo hanno
ritenuto che Microsoft srl, da noi chiamata in causa, non c'entra nulla e che il nostro interlocutore dovrebbe essere lo specifico
produttore del pc, ma che la stessa Microsoft srl e' cosa diversa da Microsoft corp.
Quindi:
- il prodotto OEM e' considerato parte integrante del pc, come se si dicesse che un prodotto fatto in Cina e al quale viene applicata una
targhetta in Italia possa essere considerato made in Italy. Se prendiamo in considerazione le enormi difficolta' che oggi ci sono per farsi
rimborsare un prodotto Windows che, pre-installato sul proprio pc, e' parte integrante del prezzo pagato, sarebbe meglio far levare la scritta
che l'utente ha diritto ad un rimborso, almeno non continueranno a prendere in giro;
- siamo in mano alle multinazionali, l'economia ha il sopravvento non solo sulla politica (vedi attuali vicende Ue) ma anche sulla giustizia. Il
cittadino consumatore e' disarmato non solo da leggi di dubbia applicazione come quella sulla class action, ma anche da interpretazioni della
stessa che escludono il diritto alla rivalsa nei confronti di multinazionali che -non potendo fra l'altro fare altrimenti- assumono forme giuridiche e
commerciali specifiche nel Paese in cui agiscono. Il diritto costituzionale alla giustizia se ne va quindi a ramengo.
I giudici milanesi, infine, non si sono limitati a respingere la richiesta, ma hanno voluto dare il loro contributo al potere della multinazionale
Microsoft: ci hanno condannato alla pubblicazione sul Corriere della Sera del dispositivo dell'ordinanza... perche' nessuno possa essere
escluso da sapere che Microsoft non c'entra nulla con gli OEM pre-installati.

I giudici milanesi, infine, non si sono limitati a respingere la richiesta, ma hanno voluto dare il loro contributo al potere della multinazionale
Microsoft: ci hanno condannato alla pubblicazione sul Corriere della Sera del dispositivo dell'ordinanza... perche' nessuno possa essere
escluso da sapere che Microsoft non c'entra nulla con gli OEM pre-installati.
Il nostro pool di legali che ha studiato e curato la richiesta (Claudia Moretti, Carlo Piana, Emmanuela Bertucci e Annamaria Fasulo) sta ora
valutando per la presentazione di un appello in merito.
Per la pena pecuniaria a cui siamo stati condannati solo per aver chiesto se una class action era fattibile, nei prossimi giorni -visto che
siamo un'associazione no-profit notoriamente squattrinata- lanceremo una pubblica colletta.

(1) abbiamo sempre valutato negativamente l'ordinamento approvato





venerdì 6 gennaio 2012

Informazioni Utili: DIRITTI IN AMBITO PRIVACY RICORSO AL GARANTE

Informazioni Utili: DIRITTI IN AMBITO PRIVACY RICORSO AL GARANTE: D IRITTI IN AMBITO PRIVACY PRIVACY: TUTELA DAVANTI AL GARANTE O AL GIUDI CE Le regole generali con cui la legge discipl...

DIRITTI IN AMBITO PRIVACY RICORSO AL GARANTE

DIRITTI IN AMBITO PRIVACY 

PRIVACY: TUTELA DAVANTI AL GARANTE O AL GIUDICE













Le regole generali con cui la legge disciplina l'ambito "privacy" nonche' i diritti esercitabili riguardo il trattamento dei propri dati sono approfonditi:  QUI
In poche parole, la prima cosa da fare quando si vedono lesi i propri diritti in tale ambito e' rivolgersi al soggetto che tratta i nostri dati, in gergo
legale "titolare del trattamento" , esponendo le proprie ragioni e avanzando le richieste.
Riferendosi all'art.7 della legge sulla privacy (d.lgs.196/2003), e' possibile:
- chiedere notizie sull'esistenza di propri dati detenuti e gestiti;
- chiedere che venga specificata l'origine dei dati personali detenuti;
- chiedere che vengano specificate le finalita' di trattamento;
- chiedere gli estremi del titolare e dei soggetti responsabili che gestiscono direttamente i dati;
- chiedere a quali soggetti i dati possono essere comunicati;
- chiedere che i dati vengano aggiornati o cancellati se trattati in violazione di legge;
- opporsi al trattamento nel caso in cui vi siano motivi legittimi (per esempio in caso di contratti attivati indebitamente);
- opporsi al trattamento, e alla comunicazione a terzi, per scopi pubblicitari o promozionali (opzione sempre possibile);
- revocare precedenti autorizzazioni al trattamento, e alla comunicazione a terzi, per scopi pubblicitari o promozionali (opzione sempre
possibile);
info QUI la modulistica messa a disposizione dal Garante della privacy
Se alla richiesta non segue riscontro soddisfacente, e' possibile agire in giudizio rivolgendosi all'autorita' giudiziaria oppure presentare una
segnalazione, un reclamo o un ricorso direttamente al Garante della privacy.
RECLAMO AL GARANTE
Col reclamo vengono esposte al Garante le proprie argomentazioni riguardo la presunta violazione di legge da parte del soggetto che detiene e
gestisce i dai (titolare del trattamento), con richiesta di intervento.
Non vi sono particolari formalita' da seguire, ma e' bene essere precisi e specificare chiaramente i dati del titolare e dell'eventuale
rappresentante e i propri, compreso il recapito al quale si vuole ricevere la risposta (che puo' anche essere il telefono, l' email o il fax).
Al reclamo segue un'istruttoria e se sussistono i presupposti il Garante, con proprio provvedimento, puo' :
- invitare il titolare/gestore ad adottare misure per adeguarsi alle norme od a bloccare in tutto o in parte il trattamento illecito;
- imporre quanto sopra se il titolare/gestore non provvede spontaneamente (questa imposizione puo' anche essere data subito, senza
preventivo "invito");
- vietare in tutto o in parte il trattamento dei dati di singoli soggetti o di gruppi e/o categorie.
Al reclamo va allegata la prova di versamento dei diritti di segreteria (che attualmente ci risulta di 150 euro, per le informazioni pratiche si veda il
sito del Garante inserito tra i link utili).
SEGNALAZIONE AL GARANTE
Quando non e' possibile presentare un reclamo, perche' per esempio non si dispone di tutte le informazioni necessarie per farlo, gli stessi scopi
sono raggiungibili inoltrando una semplice segnalazione, fornendo gli elementi che si hanno.
La forma e' libera, l'invio puo' essere fatto all'indirizzo geografico, per email o per fax Vedi QUI
A seguito della presentazione di una segnalazione il Garante procede come per i reclami, e puo' prendere gli stessi provvedimenti detti sopra.
La segnalazione, a differenza del reclamo e del ricorso, e' gratuita.
RICORSO AL GARANTE
E' un atto piu' formale rispetto al reclamo, alternativo alla strada giurisdizionale davanti ad un giudice (uno impedisce l'altro e viceversa).
Si puo' presentare ricorso al Garante solo per far valere i diritti di cui all'art.7 del codice (vedi introduzione) e dopo aver provato a rivolgere le
proprie richieste al gestore/titolare del trattamento dei dati (vedi introduzione), nel caso in cui sia decorso inutilmente il tempo utile per un
riscontro, 15 giorni dal ricevimento, oppure quando la risposta ricevuta e' insoddisfacente.
Nel caso in cui vi sia il rischio, per l'interessato, di subire un danno imminente e irreparabile, il ricorso puo' essere presentato subito, senza invio
di richieste al gestore/titolare del trattamento o comunque senza attendere i 15gg per la risposta.
Il ricorso deve contenere
- gli estremi del ricorrente e dell'eventuale legale che lo rappresenta;
- gli estremi del gestore/titolare del trattamento dei dati;
- la data di inoltro della richiesta che non ha ricevuto risposta nei 15gg utili o ha ricevuto risposta insoddisfacente oppure il danno imminente ed
irreparabile che permettere di prescindere dalla stessa;


- gli elementi di contestazione;
- il provvedimento richiesto al Garante;
- il domicilio eletto al fine del procedimento;
- la sottoscrizione autenticata del ricorrente (l'autenticazione non e' necessaria se firma un legale o se la firma viene apposta presso gli uffici del
Garante).
Vanno allegati:
- copia della richiesta rivolta al gestore/titolare del trattamento;
- l'eventuale procura;
- la documentazione utile ai fini della valutazione e l'indicazione di un recapito per l'invio di comunicazioni al ricorrente o al suo rappresentante
(anche fax, posta elettronica, telefono);
- la prova del versamento dei diritti di segreteria (attualmente di 150 euro, per le informazioni pratiche si veda il sito del Garante inserito tra i link
utili).
Per essere valido il ricorso dev'essere presentato direttamente all'ufficio del garante oppure per raccomandata a/r oppure tramite email con
firma digitale oppure tramite posta elettronica certificata.
Il Garante, ricevuto il ricorso, contatta il gestore/titolare del trattamento dei dati per tentare di farlo aderire "spontaneamente" alle richieste. Se
cio' non avviene il procedimento va avanti. Il ricorrente e la controparte possono chiedere di essere sentiti, anche in contraddittorio, e presentare
memorie e documenti. Possono anche essere disposte perizie. Il ricorrente puo' farsi rappresentare da un legale o da una persona di fiducia.
Il Garante deve pronunciarsi entro 60 giorni (allungati di ulteriori 40 nei casi complessi). La mancata pronuncia del garante entro tale termine
equivale a rigetto.
Attenzione, anche per questo ricorso vige la sospensione delle attivita' giurisdizionali dal 1 agosto al 15 settembre.
Il garante puo' disporre:
- in casi particolari il blocco, in via provvisoria, completo o parziale dei dati, oppure l'immediata sospensione di una o piu' operazioni di
trattamento;
- la cessazione del comportamento illegittimo, ordinata con decisione motivata al gestore/titolare del trattamento dei dati.
Il Garante decide anche le spese, in misura forfettaria, posti a carico della parte soccombente o compensati (conta anche la richiesta fatta dalle
parti al riguardo).
Il provvedimento del Garante viene comunicato alle parti e queste possono opporvisi entro 30 giorni davanti al giudice ordinario.
L'opposizione puo' riguardare anche il rigetto tacito, e in questo caso va fatta entro 30 giorni dal termine di 60 giorni detto sopra. Il ricorso
avverso la pronuncia del Garante non ne sospende gli effetti.
RICORSO GIURISDIZIONALE
Tutte le controversie che riguardano la privacy possono essere portate davanti al giudice ordinario, anche quelle per le quali si e' gia'
pronunciato il Garante dopo un ricorso.
E' competente il Tribunale del luogo ove risiede il gestore/titolare del trattamento dei dati.
Il giudice fissa l'udienza di comparizione delle parti. E' bene che il ricorrente si presenti, o comunque giustifichi adeguatamente la sua assenza,
altrimenti la causa viene cancellata.
Il giudice, oltre a decidere provvedimenti a carico del gestore/titolare del trattamento dei dati, puo' anche decidere sul rimborso del danno.
Contro la sentenza del giudice si puo' fare ricorso in Cassazione.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.lgs.196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali", Parte III, art. 141-172
(che ha abrogato e sostituito, tra le altre, la legge 675/1996).
LINK UTILI
- Sito del Garante con recapiti: clicca qui
- Sito del Garante con informazioni: clicca qui